Perchè la cosiddetta “Agenda Draghi” sarà il suicidio politico del centrosinistra

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E’ sabato, fa un caldo senza senso e sono qui a leggere articoli su articoli e post su post di partiti, movimenti eccetera che salgono o scendono dal carro del Presidente del Consiglio uscente.

Cercherò di essere sufficientemente breve perchè sinceramente penso che ne abbiate anche voi già le tasche piene di una campagna elettorale che si preannuncia torrida, ma non per il meteo, bensì per la quantità di fregnacce che verranno dette. Credo che sarà anche una campagna politicamente molto violenta, visti gli animi abbastanza agitati per via della riduzione del numero di parlamentari, che lascerà a casa molti dei volti noti. (Ciao Toninelliiii.. ciao Tavernaaa.. ciao Crimiiiiii!!!! Coff…. )

Comunque, tornando a noi, credo che il centrosinistra stia compiendo il più grande suicidio politico della storia recente, più o meno quanto quella scellerata decisione di Veltroni nella prima campagna del neonato PD, quando decise di non nominare più Berlusconi, per chiamarlo semplicemente “il principale esponente politico dello schieramento avverso”. Partiamo da un presupposto. Perchè è nato il Governo Draghi? Perchè semplicemente nessuna forza politica poteva esprimere e raccogliere consensi attorno ad un nome del proprio schieramento (la stessa identica ragione che ha portato alla ri-elezione di Mattarella, che li sta ancora maledicendo visto che aveva già fatto pacchi e scatoloni ed aveva traslocato nella sua nuova casa.. ‘rtacci loro). Quindi, il programma proposto nel momento dell’emergenza dall’ex capo della BCE è stato formulato proprio per limare e smussare tutti quegli angoli che darebbero naturale identità propria all’agenda politica dei vari partiti. Ecco, facciamo un passettino oltre. Allo stato attuale, il Movimento 5 Stelle ha dichiaratamente preso le distanze dall’agenda Draghi, per evidente opportunità politica (chi pensa che sia stato fatto per il bene del paese probabilmente crede ancora che esistano gli unicorni).

Allo stesso modo, il centrodestra sta riesumando i suoi antichi cavalli di battaglia, come i posti di lavoro, le pensioni, aggiungendo un po’ una spolveratina di green con la faccenda del milione di alberi da piantare all’anno. Alle scorse politiche era la faccenda del bonus animali per gli anziani, ad esempio. Silvio, sei proprio un adorabile guascone. Sto tralasciando volutamente il fatto che il centrodestra in realtà in questo momento sfoderi sorrisi e dichiarazioni di unità mentre palesemente stanno affilando i coltelli per sbudellare politicamente la Meloni un minuto dopo le elezioni (o forse addirittura prima).

Ed il centrosinistra in tutto questo che fa? Una beneamata minchia

Semplicemente fa harakiri, sventolando l’agenda Draghi come proprio programma politico. Ma la debolezza di questa decisione sta proprio nel discorso che facevo prima. L’agenda Draghi nasce come “non politica” e “non partitica”. E’ un intervento tecnico fatto per non mandare a puttane il paese in un momento in cui la governabilità era essenziale.

Immagine di Enrico Letta nel momento in cui dichiara di correre verso le elezioni con l’agenda Draghi come programma di governo

Mettetevi nei panni degli elettori del centrosinistra. Hanno perso le ultime elezioni, hanno visto i propri leader andare al governo praticamente con tutti. Alle elezioni del 2013 con la “non vittoria” di Bersani e quella scellerata decisione del M5S (Crimi e Lombardi, se siamo in questa situazione la colpa è vostra, per la vostra inettitudine durante quella diretta streaming in cui avete voluto fare i fenomeni e prendere a pesci in faccia un onesto Pierluigi, invece di fare il bene del paese) di non appoggiare un governo progressista PD-M5S. Hanno vissuto lo “stai sereno” di Renzi, la scissione di Articolo 1, la scissione di Forza Italia-Viva e la caduta del Conte 2 ad opera del senatore toscano. Adesso, praticamente il centrosinistra dice: “sentite, non sappiamo fare un programma nostro. Non riusciamo a creare una coalizione larga e sufficientemente agguerrita con una personalità carismatica per fronteggiare la deriva fascista targata Meloni & Co, quindi facciamo Ctrl+C e Ctrl+V del programma di Draghi sperando che quel residuo di credibilità politica di un uomo stimato da tutti che siamo riusciti a smerdare, ci faccia quantomeno non perdere 30 a 0 come se giocasse la Juventus contro il Bergeggi Calcio”.

Ecco, per quale motivo uno dovrebbe votarvi? Ma non lo farebbe davvero nessuno. A me ad esempio passa completamente la voglia! Se volete vincere le elezioni, dovete avere il coraggio di difender le vostre idee, non prendere quelle edulcorate degli altri. Volete riconquistare gli elettori di sinistra? Combattete MA DAVVERO per le libertà civili, per dei salari adeguati, per il progresso scientifico e tecnologico, per la scuola, per la ricerca, per la sanità che torni ad essere efficiente e soprattutto PUBBLICA. Per le energie rinnovabili, per la salvaguardia dell’ambiente, per i diritti degli oppressi. Combattete perchè un bambino nato in Italia da genitori non italiani, che studia e si forma in Italia, è italiano! Combattete perchè questo bambino non continui a sentirsi in un limbo tra due mondi. Urlate in parlamento ed in Europa che non si può continuare a far finta di niente mentre dall’altra parte del mare partono carrette piene dei nuovi schiavi destinati o all’oblio degli abissi o ad una vita di stenti. Combattete dicendo apertamente che i tre quarti del centrodestra in questo momento sono un rigurgito fascista di merda e che non merita di andare al governo del paese. Dite chiaramente che non volete tornare indietro di 100 anni quando bisognava aver paura delle proprie idee. Combattete perchè le soluzioni davvero importanti per i problemi del paese non vengano sistematicamente mozzate sull’altare del compromesso solo ed esclusivamente per la paura di non riuscire a vincere. Fate in modo che quell’orgoglio di essere italiani, europeisti, atlantisti, torni ad essere un vanto. Urlate che la guerra in Ucraina è una porcata di Putin. Avere un’Italia con una leadership forte è un dovere anche verso l’Europa, che è sempre più debole e divisa. L’Italia è sempre stata collante dell’UE e dell’occidente. Ed invece guardate adesso chi ha il pallino in mano ai tavoli tra Russia e Ucraina, Erdogan, uno dei peggiori dittatori del mondo, un estremista religioso che con i suoi ricatti tiene per le palle la NATO, uno che su un palco chiese ad una bambina probabilmente con ancora i denti da latte se era pronta a morire per Allah e la patria. E’ la paura di non vincere, che non vi fa ottenere la vittoria. Nell’agenda Draghi, non c’è niente di tutto questo. Ci sono solamente soluzioni per alcuni problemi, che per carità, potrebbero anche essere valide, ma non sono scelte politiche. Nell’agenda Draghi si parla praticamente solo di soldi, fondi, flussi di denaro. Non si parla di idee e di valori. Ma quindi, che sinistra siete? Le elezioni si vincono presentando un programma che deve avere basi solide ed identitarie! Se non farete nulla di tutto ciò, consegnerete l’Italia ai fascisti, ad aspiranti dittatori. La consegnerete all’ignoranza ed al medioevo, ed aprirete scenari ancor più deleteri anche per gli equilibri mondiali.

Sarebbe anche un po’ l’ora di avere il coraggio che negli ultimi 15 anni vi è sistematicamente mancato.

Basta, son stanco di inveire, vado a farmi del latte e menta.

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