In questi giorni sento tanto parlare di programmi per l’Italia, da parte di praticamente tutti i partiti. E’ anche giusto che ogni entità politica abbia la propria visione (tristemente a breve termine) e che quindi proponga alla pancia all’elettore la sua personalissima ricetta per il benessere e lo sviluppo del paese.
La domanda che mi sono fatto in questi giorni scartabellando tra le informazioni che sono disponibili online è quale fosse effettivamente il programma a me più vicino. La risposta che mi sono dato è stata un po’ strana, perchè mi è saltato in mente che forse ognuno di noi dovrebbe “scriverselo” e confrontarlo con le proposte presenti in circolazione. Ecco quindi che di seguito, mettendomi cappello da chef e grembiule, provo a dare la mia ricetta. Salve, sono Troy McClure, forse vi ricorderete di me per….. ah no.
Oh, intendiamoci, non sono un tuttologo, quindi potrei anche scrivere cagate cose inesatte, mi rendo conto che probabilmente la quantità di denari per sviluppare l’intero programma dovrebbe essere una cannonata (ehi, ma non abbiamo il PNRR?) tuttavia credo che si potrebbe dettare una linea in base alle urgenze e priorità e creare una rotta per il futuro di ampio respiro (dieci anni ad esempio?) che punterebbe ad un miglioramento sistemico dello Stato, per un progresso ed un nuovo boom non solo economico ma anche culturale e qualitativo in molteplici aree tematiche del paese.
Istruzione – Ricerca
Essendo un po’ la scienza e la cultura il motivo che mi ha spinto alla creazione di Ex Astris Scientia, forse è giusto iniziare proprio da questo argomento. Personalmente credo che il livello dell’educazione dei nostri studenti stia raggiungendo livelli abbastanza bassi. Vuoi per un generale disinteresse verso la cultura, vuoi spesso per un atteggiamento tristemente rinunciatario dei docenti. Il sistema non aiuta i virtuosi ed i meritevoli, le strutture fanno pietà ed il personale oltre a non venir adeguatamente retribuito, viene in molti casi anche attaccato costantemente da genitori ed alunni. La scuola dell’obbligo è quella che forma le menti dei nostri ragazzi e quindi ha una responsabilità ENORME sul futuro dell’intera nazione. Voglio ricordare che la capacità di analizzare correttamente testi e situazioni è alla base anche di una attività civica degna di questo nome. L’Italia ha un’elevatissima percentuale di analfabeti funzionali, cosa gravissima per una nazione europea come la nostra. Un elettorato colto ed adeguatamente formato sui fondamentali della vita pubblica, si spera, avrebbero più capacità di discernimento ed eleggerebbero probabilmente rappresentanti migliori, più capaci e meritevoli. Un circolo virtuoso che si autoalimenterebbe. La scuola, in questo momento non alimenta questo circolo, anzi tendenzialmente lo sta disincentivando. Andando al sodo della questione, personalmente credo che i punti fondamentali dovrebbero essere questi:
- Massiccio investimento per l’edilizia scolastica, con la messa in sicurezza delle strutture, la modernizzazione delle dotazioni informatiche e non. Creazione di grandi campus universitari dove gli studenti potranno affrontare in maniera dignitosa i loro percorsi formativi.
- Stabilizzazione degli insegnanti con contratti adeguati al compito che svolgono (leggasi, non possono prendere uno stipendio da fame se hanno la responsabilità di formare le menti del futuro).
- Split delle vacanze, un punto che ho sempre reputato fondamentale. Non possiamo tenere fermi i ragazzi tre mesi in estate. Meglio dividerle come fanno in altre parti del mondo, così da alleggerire i carichi durante l’anno e dare più tempo libero durante le festività natalizie e pasquali.
- Eliminazione dell’ora di religione cattolica e sostituzione/ampliamento delle ore di educazione civica e sessuale.
- Riforma dell’alternanza scuola-lavoro con programmi maggiormente educativi e non improntati semplicemente al “parcheggiare” in qualche azienda i ragazzi per un tot di ore. Incentivazione dei tirocini formativi in ambito universitario. Se i ragazzi vorranno andare in azienda per l’attività di alternanza comunque dovranno essere retribuiti in base alle ore effettuate, secondo tabelle concordate. Non si può far passare il messaggio da subito che il lavoro è una grazia da ricevere. Il lavoro va retribuito. SEMPRE.
- Riforma delle prove Invalsi per valutare non solo tre materie di base ma anche quelle di indirizzo per le scuole superiori. Inoltre le prove dovranno aver anche lo scopo di valutare i docenti e le scuole, con eventuali bonus/malus a seconda dei risultati. Chi insegna meglio ed ottiene risultati migliori è giusto che venga premiato e viceversa.
- Stop alla diminuzione del numero di ore, soprattutto per quanto riguarda gli istituti tecnici, dove le ore di laboratorio / attività pratiche vengono sempre di più strozzate ed effettuate con simulazioni in aula, per cronica mancanza di attrezzature ed infrastrutture. La tendenza deve essere invertita, se vogliamo studenti meglio preparati e pronti ad affrontare i percorsi universitari o lavorativi.
- Riforma dell’esame di maturità con commissioni esterne/presidente interno e valutazione su tutte le materie.
- Regolamentazione dei corsi universitari con numero chiuso in base a prove preliminari più precise ed atte alla valutazione delle competenze e del merito. Anche qui, la carenza di strutture adeguate rende necessaria la diminuzione delle ore di laboratorio ed attività pratiche, fondamentali per la crescita accademica degli studenti. Per fare un esempio, se un laboratorio riesce a contenere 30 persone alla volta, e gli iscritti sono 60, si possono fare due turni, ma se sono 120, allora il numero di ore andrà a diminuire, con conseguente diminuzione della qualità dell’offerta formativa. Ovviamente, in parallelo ai test preliminari, andranno ampliate le strutture e migliorata l’offerta formativa stessa.
- Abolizione degli esami di Stato per le lauree magistrali. Ha poco senso fare un esame poco dopo la laurea spesso con gli stessi professori che hanno valutato lo studente fino a poco prima. E’ solo un modo per spillare una tassa in più a dei ragazzi che non hanno probabilmente neanche trovato ancora un lavoro.
- Aumento delle borse di studio per merito e per reddito ed aumento dei posti di dottorato
- Adeguamento delle borse di dottorato a dei livelli dignitosi. Non è possibile che dottorandi che lavorano in università 8-10 ore al giorno guadagnino 1000 € scarsi al mese. E’ una situazione deprecabile unica in tutta Europa.
- Ius Scholae SUBITO.
- Più fondi alla ricerca ed alle Università, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei laureati e l’offerta formativa con il target di riportare almeno 5 atenei nei migliori 100 al mondo entro il 2030.
- Stop ai fondi pubblici per le scuole private
- Attivazione di un canale di riconoscimento per le lauree ottenute negli altri paesi (non solo paesi europei)
Lavoro – Economia
E’ uno dei temi probabilmente più scottanti e sul quale spesso le campagne elettorali si infiammano. Ognuno ha la sua visione riguardo i problemi e le eventuali risoluzioni, ma spesso credo che vengano semplicemente dati dei palliativi che non risolvono nulla se non dare una sorta di contentino a breve termine. Vero Renzi? Carini gli 80 euro (che poi spesso se li sono pure ripresi..)
- Salario minimo SUBITO, è un provvedimento che dovrebbe essere approvato dall’intero parlamento, se le parti politiche avessero davvero a cuore gli elettori lavoratori. Non è possibile che nel 2022 in un paese come il nostro vi siano ancora situazioni di salari talmente bassi da non poter avere una stabilità economica
- Abolizione del reddito di cittadinanza e spostamento immediato dei fondi per il taglio delle tasse per le fasce più deboli
- Detassazione completa per due anni per le imprese che assumono under 35 con contratto a tempo indeterminato
- Sgravi fiscali per le imprese che investono pesantemente nel mezzogiorno, per incentivare così lo sviluppo delle regioni più povere
- Eliminazione del Jobs Act e ripristino dell’articolo 18.
- Istituzione di un sistema di valutazione profonda delle imprese per quanto riguarda il benessere dei lavoratori (infortuni, malattie professionali, benessere psicologico, premi di produzione e welfare), con conseguente premio per le società più virtuose con sgravi fiscali ed agevolazioni. Le aziende non dimentichiamoci che hanno bisogno della forza lavoro per produrre ricchezza. Senza il lavoratore, le aziende chiuderebbero. Smettiamola di far passare il messaggio che il lavoro è una grazia ed un’arma di ricatto sociale. I lavoratori meritevoli devono essere adeguatamente premiati, secondo contratti che tutelino di più sia i lavoratori che le imprese. Il patto sociale deve essere egualitario.
- Controlli più serrati per le aziende per quanto riguarda il lavoro irregolare (in nero) piaga per esempio largamente diffusa nelle aziende del settore della ristorazione/stabilimenti balneari o nell’agricoltura.
- Riforma delle pensioni con superamento della “Quota 100” in base alle linee guida dell’INPS per rendere il sistema più sostenibile anche in base all’aumento dell’aspettativa di vita media.
- Istituzione di un registro delle persone che svolgono lavori casalinghi ed attività genitoriali o cura degli anziani per il versamento di contributi in forma agevolata per il raggiungimento di una pensione minima in linea con l’età pensionabile dei corrispettivi lavoratori.
- Aumento della tassazione per le imprese che delocalizzano all’estero la produzione o spostano la sede legale.
- Abolizione degli stage/tirocini formativi non retribuiti. Innalzamento dei rimborsi spese (attualmente non dignitosi).
- Incentivi per le aziende che sviluppano politiche attive per la salute e sicurezza sul lavoro, in maniera seria ed importante, non limitandosi a corsi base ed attività “minime” per rispondere ai requisiti dettati dalla legge.
- Istituzione della parità salariale uomo/donna, superamento delle “quote rosa” e sanzioni per le aziende che discriminano il personale di sesso femminile in base all’eventuale scelta di avere o no dei figli (sì, nel 2022 ci sono aziende che in sede di colloquio di lavoro fanno anche questa domanda, vergognosi).
- Legalizzazione della prostituzione con controlli sanitari serrati ed a salvaguardia del personale lavoratore.
- Immediata vendita di ITA, ex Alitalia. Un carrozzone che brucia soldi pubblici da quando i fratelli Wright hanno compiuto il primo volo.
- Abolizione dei pagamenti in contante in favore dei pagamenti elettronici.
- Abolizione delle commissioni per acquisti sotto i 100 euro per i commercianti. Commissione massima 0,25 € a transazione fino a 1000 €. 0,50 € sopra i 1000 €.
- Agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa per gli under 35.
Funzionamento dello Stato e Servizi generali (Sanità, trasporti, sicurezza…ecc)
E qui potremmo veramente dire la qualunque, lo Stato è una macchina gigantesca da gestire e probabilmente non c’è una formula davvero vincente. Sicuramente si possono fare degli aggiustamenti, di seguito, quelli che farei io.
- Diminuzione del 25% delle retribuzioni di parlamentari e consiglieri regionali. E’ giusto che abbiano uno stipendio alto, visto che comunque tecnicamente hanno la responsabilità di rappresentare milioni di persone ed i padri della Costituzione volevano che avendo già uno stipendio alto, i parlamentari fossero meno tentati dalla corruzione. Credo però che la cosa sia sfuggita un pelino di mano, forse meglio regolarsi.
- Istituzione di requisiti minimi per ruoli istituzionali, come ad esempio i ministri. Non è possibile che nel 2022 venga ancora applicato spesso il manuale “Cencelli” per la distribuzione delle cariche a personalità politiche completamente estranee spesso all’ambito “lavorativo”. La persona giusta deve andare al posto giusto. Deve essere meritevole e competente. Ora, non voglio sparare sulla Croce Rossa, ma un esempio su tutti è stato Di Maio agli Esteri o la Lorenzin alla Sanità. Ci vogliono più ministri tecnici e competenti.
- Incandidabilità per i deputati/senatori assenteisti. Chi durante una legislatura non si fa mai vedere in parlamento o al ministero di competenza dovrebbe essere automaticamente escluso dalle successive elezioni. Non si può essere in campagna elettorale perenne usando la scusa della causale “in missione” per non far contare l’assenza. Vero Salvini? Come in ogni posto di lavoro, se non ti presenti, perdi il posto. Se vogliamo combattere i fannulloni (cit. Brunetta) della pubblica amministrazione, iniziamo da chi dovrebbe dare l’esempio.
- Superamento del bicameralismo perfetto. Lo so, lo so. Lo aveva proposto Renzi (infatti il fatto che abbia perso il referendum è solo a causa della personalizzazione dello stesso. L’idea di base non era sbagliata). Due camere che fanno lo stesso identico lavoro non servono a niente, sono solo una spesa inutile per i cittadini. Il Senato dovrebbe essere formato da rappresentanti delle regioni, (già per altro pagati) per discutere di questioni riguardanti le autonomie locali, mentre la la Camera dei deputati dovrebbe occuparsi delle questioni generali dello Stato.
- Abolizione del Concordato con il Vaticano. Abolizione di tutte le sovvenzioni alla Chiesa Cattolica ed alle istituzioni religiose. Destinazione dei fondi alla sanità, alla ricerca ed ai sostegni per le fasce deboli. Ah, la Chiesa paghi la tassa sugli
hotelimmobili. - Nazionalizzazione di tutte le autostrade, con abolizione dei pedaggi e canone annuale.
- Abbonamento per i mezzi pubblici totalmente gratuito su tutto il territorio nazionale per under 18 e over 65. Tariffe agevolate per i redditi bassi.
- Sviluppo dell’infrastruttura internet in tutto il territorio nazionale con la copertura capillare ad alta velocità.
- Abolizione del canone RAI, incentivazione di programmi culturali di qualità. Eliminazione totale della politica dalla TV di Stato. Basta con lottizzazione, TG filo-governativi e talk-show in quota ai partiti. Ascolti e qualità dei programmi dovranno essere i parametri su cui formare i palinsesti.
- Adeguamento dell’infrastruttura idrica (soprattutto nel meridione) visto che percentuali fino al 50-60% dell’acqua pubblica viene sprecata in perdite e rotture degli acquedotti. L’acqua è un bene sempre più prezioso e non possiamo permetterci di sprecarla. I dissalatori non sono l’opzione migliore per risolvere il problema, se tanto poi la perdiamo per strada (oltre ad essere economicamente ed energeticamente svantaggioso).
- Disincentivazione della sanità privata. I fondi devono essere destinati al miglioramento della sanità pubblica. Più medici, più ospedali, più infermieri e più attrezzature all’avanguardia. Meno code e liste d’attesa. Non si può dover aspettare 6-9 mesi per un esame specialistico.
- Adozione di un sistema premiante per le strutture sanitarie che riescono a fornire un servizio migliore e di qualità.
- Screening di massa per i tumori più diffusi e campagna di prevenzione capillare per le fasce a rischio.
- Psicologo di base gratuito alla stregua del medico di base.
- Contraccettivi a prezzi calmierati.
- Assorbenti gratuiti (avere il ciclo non è un lusso).
- Adozione delle body-cam per le forze dell’ordine. Strumento che tutela sia l’agente che il cittadino.
- Maggiori controlli sull’operato delle forze dell’ordine per eliminare le mele marce e sviluppare un’azione virtuosa della pubblica sicurezza.
- Adeguamento degli stipendi delle forze dell’ordine (compresi vigili del fuoco e servizi di emergenza sanitaria). Le persone non possono rischiare la vita ogni giorno per stipendi non all’altezza.
- Incremento del personale delle forze dell’ordine per una maggiore tutela del cittadino.
- Adeguamento dei mezzi per le forze dell’ordine.
- Garanzia del tetto della spesa militare secondo gli accordi internazionali stipulati (es. NATO).
- Ulteriore sviluppo dell’alta velocità soprattutto in zone ove i trasporti su rotaia sono disastrosi (vedi Sicilia, Liguria ecc…)
- Sviluppo di modalità di trasporto agevolato con le isole (Sardegna in primis) e l’istituzione del porto franco per tutta l’isola sarda.
- Cancellazione definitiva del progetto per il ponte sullo stretto di Messina.
- Sviluppo dei grandi cantieri strategici per il paese (vedi terzo valico, TAV ecc…) per l’incremento del traffico su rotaia ed una maggiore sicurezza sulle autostrade.
- Valorizzazione del patrimonio artistico e culturale con una serie di investimenti (che si ripagheranno da soli nel tempo) per la modernizzazione dei sistemi museali, l’assunzione di personale qualificato dei luoghi di interesse storico, per attrarre più visitatori.
- Istituzione di almeno un weekend al mese con musei ed attrazioni aperte totalmente gratuite per i cittadini italiani.
- Eliminazione del finanziamento pubblico per l’editoria
- Eliminazione delle accise sui carburanti ante-2005.
Diritti civili
Temi spinosissimi, occhio a non triggerarvi.
- Subito una legge sul fine vita. La dignità di una persona che non vuole più soffrire deve essere tutelata. Basta con i viaggi della speranza in Svizzera per porre fine alle sofferenze.
- Eliminazione dei medici obiettori di coscienza.
- Tutela delle persone LBGTQIA+ ed equiparazione delle unioni civili con i matrimoni.
- Scioglimento di tutte le organizzazioni post-fasciste (vedi Casa Pound, Forza Nuova, Fratelli d’Italia ah no.)
- La libertà di religione deve essere garantita, ma lo Stato deve essere dichiaratamente laico.
- Argomento Cross-over con l’istruzione: attivazione della carriera alias in tutti i gradi della scuola.
- Sì alle adozioni per coppie omosessuali.
- Sì all’adozione facilitata per persone single.
- Supporti dignitosi per le persone disabili, abbattimento delle barriere architettoniche e sociali.
- Legalizzazione della cannabis, anche in ottica di lotta al crimine.
- Approvazione immediata del DDL Zan.
- Voto telematico o per posta agli studenti fuorisede, oppure biglietto del treno gratuito per il rientro alla residenza.
- Istituzione del voto telematico per disinnescare l’astensionismo.
- Piano per la sistemazione delle carceri, per rendere la detenzione umana, oltre all’ampliamento dei programmi di riabilitazione sociale.
- Diritto alla casa, programmi per la sistemazione dell’edilizia popolare, lotta agli abusi e programmi per agevolazioni sull’affitto per i redditi bassi.
Politiche ambientali ed energetiche
Tema che mi sta molto a cuore, ed oggettivamente di attualità. Il populismo su questi tempi e le informazioni di “me l’ha detto mio cugggino” creano troppo caos.
- Ritorno al nucleare, con la costruzione di nuove centrali nucleari di ultima generazione al fine di garantirci l’indipendenza energetica.
- Stop all’importazione massiccia di combustibili (petrolio/gas) e riduzione fino al 30% del fabbisogno totale.
- Costruzione di nuove centrali idroelettriche, impianti solari ed eolici.
- Costruzione di impianti termovalorizzatori a norma ed a basso impatto ambientale per superare la politica delle discariche sempre più estese e combattere quindi gli eco-reati (sversamenti, discariche abusive ecc).
- Incentivi massicci per la transizione dalle auto a motori termici verso le auto ibride, elettriche ed eventualmente a celle a combustibile (idrogeno).
- Incentivi per le aziende che installano pannelli fotovoltaici.
- Incentivi per l’efficientamento energetico delle abitazioni.
- Ripristino delle aree boschive e sviluppo di aree verdi estese all’interno della città sia per combattere l’inquinamento sia per combattere le isole di calore all’interno degli spazi urbani durante la stagione estiva.
- Lotta agli eco-mostri. Sviluppo di una edilizia sostenibile e in armonia con l’ambiente.
- Sviluppo di reti di trasporto pubblico all’avanguardia, per diminuire il traffico cittadino.
- Distribuzione capillare di colonnine di ricarica per mezzi elettrici per favorire la transizione.
- Lotta al dissesto idrogeologico del paese. Il ripristino dei boschi serve anche a questo.
- Piano per la raccolta di fondi da parte delle grandi imprese che riceveranno sgravi fiscali se investiranno nel miglioramento dell’ambiente circostante le loro sedi. E’ provato infatti che lavorare in un ambiente più verde e salutare migliora la produttività del personale e la qualità della vita. In questo modo le aziende avranno un ritorno economico e prestazionale e lo Stato avrà un ritorno in termini di miglioramento delle condizioni dell’ambiente.
Relazioni internazionali
- Difesa della posizione europea ed atlantica dell’Italia.
- No categorico all’ingresso della Turchia nell’UE, a meno di un cambio di governo e di un’abolizione di quello che de facto è un regime dittatoriale targato Erdogan.
- Sì agli aiuti (anche sotto forma di armamenti) all’Ucraina per combattere l’invasore russo.
- Sviluppo di una forza armata europea (EuroForce) che sta tardando troppo.
- Stop alle sovvenzioni per i paesi come la Libia per la costituzione degli hot-spot che sono diventati centri alla stregua di campi di concentramento.
- Instaurazione di politiche di sostegno serie per lo sviluppo dei paesi africani in modo da combattere la desertificazione, le lotte interne, la povertà e le malattie. Siamo tutti esseri umani su questo pianeta e bisogna aiutare chi non ha avuto la fortuna di nascere nel posto “fortunato”.
- Rottura delle relazioni con paesi dal comportamento ambiguo, come l’Egitto, fino a quando non forniranno risposte concrete alla lotta al terrorismo, o come nel caso del Cairo, non forniranno risposte vere al caso Regeni e non consegneranno i colpevoli alla giustizia italiana.
- Rinegoziazione degli accordi europei per la spartizione dei migranti. Salvataggio senza se e senza ma degli esseri umani alla deriva in mezzo al mare.
- Sanzioni interne all’Europa per i paesi del blocco di Visegrad che si ostinano a mantenere posizioni omofobe, xenofobe e totalmente non in linea con i principi dell’Unione Europea anche dal punto di vista dei diritti civili.
Ecco a voi quindi il programma del sottoscritto che intendiamoci, potrebbe essere ampliato, modificato, sicuramente migliorato. Ma è comunque una base. La gente potrebbe discuterne, pensarci e magari usarla come metro di paragone tra questi punti ed i vari programmi dei partiti politici per capire quale più si avvicina alla propria posizione.
Gli ortaggi, se dovete lanciarmeli, quantomeno che siano freschi eh!
Firmato Jonathan “Sreonas” Roberts.